L’obiettivo della sigaretta elettronica, fin dai primi dispositivi usciti in commercio, è proprio aiutare il tabagista a smettere con uno dei vizi più pericolosi per la salute umana.

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Prima dell’invenzione della sigaretta elettronica sono stati utilizzati diversi metodi per il medesimo obiettivo, ad esempio cerotti contenenti nicotina a rilascio costante, gomme da masticare agopuntura, libri, ecc ecc.

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Nell’ormai lontano 2002  il cinese Hon Lik, studioso di farmacia e di medicina tradizionale cinese, pensò a un metodo per smettere di fumare.

L’idea gli sorse mentre era nella vasca e si stava attaccando

“[...] uno di quei speciali cerotti per smettere di fumare. Avevo provato tutti i metodi, nessuno aveva funzionato: e ho pensato che non mi dava minimamente la stessa sensazione di fumare. Mancava qualcosa: il fumo, innanzi tutto. Così ho pensato a una sigaretta che funziona alimentando vapore con la corrente elettrica”.

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L’idea fù geniale in quanto il tabagista non è unicamente dipendente dalla nicotina, ma anche da tutta quella gestualità che ruota in torno alla sigaretta.

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Quante volte si è sentito dire la “pausa sigaretta” o “ il tempo di una sigaretta e arrivo” , questo ci rende più consapevoli del fatto che la sigaretta scandisce le giornate di un fumatore essendo correlata a specifici momenti della giornata.

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Le immagini non hanno scopi commerciali. Alcuni dei prodotti raffigurati potrebbero non far parte del catalogo di vendita e hanno il solo scopo di rappresentare la categoria merceologica.

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Essenziale per smettere di fumare è non cambiare la routine, per non stravolgere completamente gli equilibri giornalieri di un fumatore.

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La chiave della vittoria della sigaretta elettronica sta proprio in questo, in quanto oltre a sopperire al dosaggio di nicotina richiesto fisiologicamente dall’organismo (base dei primi metodi come i cerotti) riesce a sostituire anche tutte quei momenti importanti per un fumatore durante l’arco della giornata in cui un fumatore è abituato a fumare la sua fedele compagna di vita.

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Il senso è sostituire un brutto vizio con uno strumento meno dannoso del 95% andando come prima cosa a cambiare la propria routine mantenendo però un grado di nicotina tale da soddisfare la persona.

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Come scelta del primo kit consigliamo di considerare come fattore discriminante la carica della batteria del dispositivo.

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Per fumatori moderati (fino a 15 sigarette al giorno) ci si può affidare a sistemi con batteria che va dai 400mAh ai 1500 mAh, con un grado di nicotina che varia da 3mg/ml a 8mg/ml.

Per chi consuma una mole superiore alle 15 sigarette al giorno è consigliabile utilizzare sistemi con carica superiore ai 1500mAh e gradi di nicotina che vanno dal 6mg/ml al 14mg/ml.

Qua sotto ti consigliamo 2 starter pack (con liquidi 10ml e e-cig) pronte per iniziare, oppure ti lasciamo a tua scelta, un'intera categoria di e-cig e di liquidi 10ml adatte per chi è alle prime armi.

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Come secondo step, una volta che la sigaretta elettronica ha preso posto della “bionda” nella propria routine, andremo ad iniziare un lento e graduale calo della nicotina in gioco.

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Passaggio altrettanto importante rispetto al primo in quanto molti svapatori si fanno prendere la mano, visto il successo immediato nella prima fase, e calano troppo rapidamente la concentrazione di nicotina.

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Errore che porta molti utilizzatori a ricadere nelle sigarette in quanto si ha una vera e propria crisi di astinenza, causata da un calo deciso di assunzione di nicotina. 

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Le tempistiche che ci sentiamo di consigliare sono di calare al massimo 2mg/ml ogni 6 mesi di utilizzo, in modo tale da non creare uno shock al proprio organismo e far procedere il tutto nella maniera più naturale possibile.

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Per riuscire nello scopo è fondamentale affidarsi a professionisti nel settore.

Contattaci via chat o e-mail a info@vapeitalia.it o presentarsi in uno dei nostri store www.vapeitaliastore.it per avere aiuto nella scelta della prima sigaretta elettronica e dei primi liquidi, tenendoci aggiornati sui progressi fatti.

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È un percorso che si fa insieme!

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Autore dell’articolo:

Luca Apolloni – Vapeitalia